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Posso utilizzare il parquet in bagno e in cucina?

È uno degli interrogativi che si pone molto spesso chi sceglie il legno come pavimento. Il dubbio nasce dalla errata convinzione che l’acqua sia dannosa per il legno. È importante ricordare che essenze come il Teak, Iroko e Garapa vengono utilizzate in maniera massiccia nella cantieristica navale grazie alle loro elevate qualità di resistenza anche in ambienti identificati come più ostili.

Per poter parchettare cucina e bagno dobbiamo soltanto avere delle accortezze. È fondamentale sapere che l’acqua, se non è stagnate, non rappresenta una criticità per il parquet.

Dobbiamo evitare di lasciare tappeti e stracci umidi a contatto diretto per un periodo prolungato tempo e aerare la stanza da dopo l’utilizzo di docce o di altre fonti di umidità.

È meglio preferire essenze più stabili come Doussie Africa, Merbau, Iroko e Teak. In caso utilizzassimo il Rovere dobbiamo prestare un po’ più di attenzione. Il tannino, molto presente in questa essenza, a contatto con acqua o umidità crea zone scure con variazioni di colore dal giallo intenso al nero.

Sia la finitura a vernice che ad olio sono indicate per i pavimenti in legno destinati in bagno e in cucina. Per entrambe le tipologie di finitura è fondamentale che siano sempre integre e in grado di proteggere il pavimento. È importantissimo per questo, utilizzare prodotti di manutenzione specifici ed evitare assolutamente l’utilizzo di sostanze aggressive come l’alcool. Questo vale sia per i prefiniti sia per i pavimenti finiti in opera, sia per gli stratificati sia per i masselli. Possono essere tutti utilizzati in bagno e in cucina.

Vanno esclusi i laminati, molto sensibili alle variazioni di umidità.

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